l'opera, total white, pone in evidenza eventi che disturbano l'ecosistema, sia antropico che naturale. Essi creano disagi, patologie e danni temporanei o permanenti per la vita di una data area tanto da porre la zona in disequilibrio con i cicli naturali. Tra le tematiche trattate ne "le città invisibili" di Italo Calvino quello che più colpisce per la contemporaneità riguarda il rapporto tra le città e l'ambiente circostante. In Leonia, una delle cosidette "città continue", è posto in evidenza un dato che accomuna le città occidentali e industrializzate: il consumismo sfrenato. Questo crea un'infinità di rifiuti e spazzatura di cui nessuno sembra preoccuparsene. Le città di Calvino pur essendo invisibili rendono visibili più che mai molte contraddizioni della città contemporanea. Leonia simboleggia un mondo squilibrato in preda di una schizofrenia consumistica. Le desolazioni descritte nelle città di Italo Calvino alludono alle problematiche ecologiche e sociali tipiche della contemporaneità. Il settore edile ha una alta percentuale di responsabilità nelle emissioni di gas serra. Le pianificazioni urbanistiche scriteriate degli ultimi decenni hanno creato indici deliranti di massificazione edilizia attraversata da sistemi stradali ripetitivi e anonimi negando qualsiasi approccio relazionale. Questa triste realtà ha man mano plasmato il vuoto piegando la natura all'esigenza dell'uomo riducendo, così, gli spazi esterni a luoghi da attraversare freneticamente. Soffocati e intossicati da una dimensione spazio-tempo azionata da un acceleratore impazzito, in molti sentiamo l'esigenza di cambiamento. Da tempo fantastichiamo su ipotesi-teorie, ritenute utopiche, finalizzate a curare le nostre città malate. E' necessario rallentare, fermarsi, riflettere, recuperare valori e progettare spazi sostenibili. Ridurre eliminando il superfluo oggi la consideriamo condizione non più rimandabile. Bisognerebbe rendere visibilili le filiere di materiali costruttivi o comunque impiegati nella realizzazione di oggetti destinati agli ambienti in cui viviamo. E' necessario creare ossigeno destinando ampie aree a verde affidando loro il ruolo importante di assorbire anidride carbonica. Bisogna puntare sull'esperimento collettivo tra arte natura e vita provando a dissolvere i confini. Denunciare non è più sufficiente, è necessario indicare possibili soluzioni. La collaborazione è la via maestra per raggiungere l'obiettivo dell'ecosostenibilità planetaria.
SINTESI DI PROGETTO
Alla base la città si presenta imprigionata da una rete con delle spine, condizione che la rende visibilmente instabile. La rete è letteralmente aggredita da oggetti di rifiuto altamente nocivi per l'ambiente, quale materiale plastico. Questa è una visione quasi apocalittica e rappresenta le insidie e le negatività da cui liberarsi. Progredendo in altezza, fasci luminosi evidenziano cubetti di materiale innovativo ad impatto zero e oggetti realizzati con materiale riciclato. Non è utopia bensì protopia, una proposta immaginifica in str
etta collaborazione tra arte e scienza che ci fornisce una lettura simbolica sulla strada da perseguire. La rappresentazione total white rappresenta un foglio bianco su cui lavorare. Le diverse sequenze: drammaticità, equilibrio e benessere sono scandite e sottolineate dall'uso appropriato della luce artificiale